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All IPCC definitions taken from Climate Change 2007: The Physical Science Basis. Working Group I Contribution to the Fourth Assessment Report of the Intergovernmental Panel on Climate Change, Annex I, Glossary, pp. 941-954. Cambridge University Press.

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Le obiezioni degli scettici climatici sono state smontate già da Keeling

 Se avete seguito le discussioni sul riscaldamento globale, probabilmente vi sarete imbattuti nelle affermazioni che, poiché la concentrazione della anidride carbonica atmosferica viene misurata sulla sommità del vulcano Mauna Loa (in realtà sulle pendici, la stazione di misura è a 3400 metri, mentre la sommità della montagna è a oltre 4100 m), e i vulcani emettono CO2, le misurazioni di anidride carbonica ottenute non possono essere ritenute valide. Questo discorso porta a concludere che non sappiamo se la concentrazione di anidride carbonica stia crescendo o meno. Vediamo qua sotto ciò che scrisse Charles David Keeling (1928 - 2005) molto tempo addietro.

 

Come probabilmente molti di voi sapranno, Keeling fu l’iniziatore delle misurazioni regolari di anidride carbonica atmosferica negli anni 1950, dando luogo alla famosa curva di Keeling, che descrive la evoluzione della concentrazione di CO2 rilevata nelle Hawaii sulle pendici del vulcano Mauna Loa. Il sito di misura fu prescelto perché le Hawaii si trovano in mezzo all’oceano Pacifico e abbastanza lontano da fonti di CO2 che potrebbero interferire con la misura. Inoltre, la elevazione della stazione è tale da far sì che le masse d’aria campionate siano rappresentative di una vasta area geografica. Comunque, dal momento che la curva di Keeling si riferisce a misure che hanno luogo in un sito che ha delle bocche di emissioni vulcaniche in vicinanza, è abbastanza scontato che possano essere avanzate delle obbiezioni circa la eventualità che la presenza del vulcano possa invalidare la nostra conoscenza del livello di anidride carbonica atmosferica. Molti lettori naturalmente sanno già che non è così, ma vediamo che cosa Keeling scrisse sull’argomento nel 1960. Ne deriva che egli aveva già smontato le obbiezioni ancor prima che venissero avanzate.  

 

Nel 1960 Keeling pubblicò l’articolo The Concentration and Isotopic Abundances of Carbon Dioxide in the Atmosphere (il testo integrale è disponibile tramite il link indicato). Nell’articolo egli discute i risultati relativi a diversi anni di misure di CO2. All’inizio  dell’articolo egli specifica che “tre analizzatori di gas, descritti da Smith (1953), dotati di registratori su carta, sono stati usati per misurare con continuità la concentrazione di anidride carbonica in stazioni situate in Antartide, alle Hawai e in California.”

 

Quindi fin dall’inizio le misurazioni di Keeling erano referibili anche ad altri siti oltre che Mauna Loa. Fine della storia? Sicuramente è così per tali obbiezioni, ma comunque andiamo a leggere cos’altro dice Keeling su tale argomento.

 

Malgrado la realtà della situazione, che cosa avverrebbe se Mauna Loa fosse stata la sola stazione di misura, come le obbiezioni sembrano considerare? Le misure di CO2 sarebbero dovute essere ritenute sospette per questo motivo? Keeling esamina anche questo aspetto, notando che in tutte le stazioni esistono fonti di contaminazione. Ad esempio nella stazione antartica del Polo Sud esiste il problema della combustione dovuta ai generatori prossimi allla stazione: “che può essere facilmente individuato dalla presenza di evidenti fluttuazioni in un tracciato del registratore altrimenti piatto e quindi eliminato direttamente.”

 

Despite the reality, what if Mauna Loa was the only atmospheric carbon dioxide measuring station as those claims suggest? Would carbon dioxide measurements be suspect because of that? Keeling discusses this too. Keeling notes that there was local contamination in all of the measurement stations. In the Antarctica station there was some combustion of fuel near the station:

 

A Mauna Loa si presentano anche altre forme di variabilità nella registrazione: “ciò a causa dellla emissione di anidride cabonica da parte di bocche vulcaniche, oppure a seguito di combustione associata alla attività agricol, industriale e domestica nell’isola,o anche presenza di concentrazioni anomalmente basse dovute a trasporto dal basso dei venti che risalgono le pendici della montagna.”

 

Appare chiaramente che Keeling era ben consapevole che “Mauna Loa è un vulcano”. Inoltre aveva presenti anche le altre forme di contaminazione e sapeva come rimediare al problema: “ i valori qui riportati sono medie di concentrazioni rilevate in presenza di venti discendenti o di forti venti a componente orizzontale durante i quali i valori di CO2 rimangono stabili per diverse ore.”

 

Nel sito di misura della California si era in presenza di una situazione interessante. La concentrazione di CO2 apparve essere fortemente variabile: “con le concentrazioni più elevate in presenza di venti deboli da nord, cioè dall’area di Los Angeles, e valori molto più bassi quando il vento viene da W o SW e l’intensità risulta moderata o forte.”

 

Quindi concentrazioni alte quando i venti provengono da una area dove c’è una grossa città? Perché avviene ciò? Potrebbe essere che la CO2 è quella prodotta dalle attività antropiche?

 

Keeling inoltre discute del fatto che la variazione stagionale che trova nell’emisfero settemtrionale è pressochè assente nell’emisfero Sud. Basandosi sulle misurazioni dell’isotopo C13, egli conclude che la oscillazione stagionale presente nell’emisfero Nord è da attribuire alla attività vegetativa delle piante. Egli fa rilevare che il minimo ed il massimo della concentrazione coincide temporalmente con la fase della attività vegetativa dell’emisfero Nord, e l’assenza di oscillazione stagionale dell’emisfero Sud è dovuta alla estensione molto ridotta delle terre emerse e della vegetazione nell’emisfero Sud.

 

 Ancora a proposito alla contaminazione della registrazione della CO2, Keeling poi discute delle variazioni di anno in anno delle concentrazioni medie della CO2:

 

nel caso di dati riferiti a un periodo superiore all’anno, il valore medio dell’anno successivo è superiore a quello precedente. Al Polo Sud, dove esiste la registrazione più estesa, la concentrazione è aumentata di circa 1.3 ppm ogni anno.”

 

Notare che Keeling ha riferito dell’aumento della concentrazione della CO2 prima con i dati del Polo Sud (Base Amundsen Scott), non dai dati di Mauna Loa.

 

In conclusione, già nel 1960, Keeling era consapevole che Mauna Loa era un vulcano. Egli sapeva comunque come correggere il problema della presenza del vulcano nelle misure della CO2. Egli era anche al corrente che il problema del vulcano non avrebbe avrebbe invalidato le misure perché anche le altre stazioni di misura, senza vulcani nell’intorno, evidenziavano la stessa cosa di Mauna Loa: la generale crescita della concentrazione della anidride carbonica atmosferica

 

Vedi anche  "Mauna Loa is a volcano" (sia nella versione intermediate che advanced)

 

Translation by lciattaglia. View original English version.



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