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All IPCC definitions taken from Climate Change 2007: The Physical Science Basis. Working Group I Contribution to the Fourth Assessment Report of the Intergovernmental Panel on Climate Change, Annex I, Glossary, pp. 941-954. Cambridge University Press.

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Il Quadro Complessivo

Spesso ci si ritrova impantanati a discutere di uno dei numerosi aspetti che sono alla base della attribuzione all’Uomo del processo del riscaldamento globale, ma è in questa situazione che rischiamo di non vedere la foresta mentre miriamo al singolo albero. E 'importante ogni tanto fare un passo indietro e vedere come tutti questi alberi costituiscono il bosco nel suo complesso. Il sito Sceptical Science ci mette a disposizione un insieme di risorse veramente completo per l'esame di ogni singolo elemento di prova che attiene al cambiamento climatico. Vediamo quindi di combinare tutti questi singoli elementi del puzzle per costruire una immagine nel  suo insieme e non limitiamoci al singolo albero come fanno parecchi scettici.

La Terra si sta riscaldando

Noi sappiamo che il pianeta si sta riscaldando dalle misurazioni di temperatura effettuate nelle stazioni meteorologiche in superficie e dai satelliti che misurano la temperatura della superficie terrestre e della bassa atmosfera. Esistono anche vari strumenti che rilevano il riscaldamento degli oceani terrestri. I satelliti hanno misurato uno squilibrio nel bilancio della energia nella parte superiore dell'atmosfera terrestre. I ghiacciai, il ghiaccio marino, le distese  ghiacciate  sono tutti in fase di riduzione. Il livello del mare è in aumento. La primavera arriva sempre con maggior anticipo  ogni anno. Semplicemente non c'è alcun dubbio - il pianeta si sta riscaldando.

E  il riscaldamento continua.Il primo decennio del 2000 è stato più caldo degli anni ‘90, chea loro volta sono stati più caldi degli ‘80 e questi furono più caldi degli anni ’70. L’anno  2010 è sulla strada di risultare tra i tre anni più caldi del calendario. In effetti, nei trascorsi 12 mesi la  temperatura media globale ha battuto il record 3 volte nel 2010, secondo i dati di NASA GISS. Il livello dei mari è in continuo aumento, i ghiacci si stanno riducendo, la primavera continua ad anticipare sempre di più ed inoltre c'è pure uno squilibrio energetico planetario, etc etc. Contrariamente a quanto alcuni vorrebbero farci credere il riscaldamento del pianeta non si è magicamente fermato.AscoltaTrascrizione fonetica


 

 L’Uomo sta provocando il riscaldamento globale
Esiste una soverchiante evidenza che l’Uomo è la causa prevalente del riscaldamento globale, principalmente a causa delle emissioni di gas serra. Basandosi solamente sui fondamentali della fisica e della matematica siamo in grado di quantificare l’ammontare del riscaldamento dovuto alla attiività umana e di verificarne la responsabilità negli ultimi 3 decenni. In effetti dovremmo aspettarci che le emissioni di gas serra provochino maggior riscaldamento di quanto abbiamo sperimentato sinora a causa delle inerzia termica degli oceani (in quanto occorre del tempo per riscaldarli). L’immissione di aerosol di origine antropica in atmosfera invece fornisce una riduzione del riscaldamento in quanto attenua la radiazione solare incidente.
Esistono numerose “impronte digitali” che dovremmo aspettarci di rilevare a causa dell’aumento dell’effetto serra rispetto a quelle che abbiamo riscontrato (ad esempio più riscaldamento di notte alle latitudini più elevate, raffreddamento dell’alta atmosfera). I modelli climatici hanno fornito proiezioni riguardanti il riscaldamento climatico con un alto livello di attendibilità, dando prova che abbiamo già un’ottimo grado di conoscenza della fisica del cambiamento climatico.
Taluni si domandano “che cosa basterebbe perchè la teoria del riscaldamento globale antropogenico risultasse falsa?” La risposta è che sarebbe sufficiente che i fondamenti della fisica che sono alla base di detta teoria fossero sbagliati. Ma questi fondamenti della fisica sono stati verificati attraverso esperimenti scientifici per decenni o addirittura per secoli.

Il riscaldamento continuerà nel futuro

Sappiamo pure che se continuiamo a emettere grandi quantità di gas serra il pianeta continuerà a riscaldarsi. E che la risposta climatica conseguente ad un raddoppio della concentrazione di CO2 atmosferica dal valore dell’era pre-industriale (280 ppm) al valore di 560 ppm (ora siamo attorno a 390 ppm) provocherà un innalzamento della temperatura nel range 2.0-4.5°C. Questo valore, se il ritmo delle emissioni continuerà cambiamenti sarà raggiunto a metà del secolo XXI.

Il risultato netto sarà negativo

Talune conseguenze di questa tendenza al riscaldamento potranno essere positive. Ad esempio l’apertura del Passaggio a Nord-Ovest, l’incremento della crescita di talune piante, ed il miglioramento della agricoltura alle altidudini più elevate (malgrado ciò richieda un maggior uso di fertilizzanti) etc. Comunque le conseguenze negative saranno ben superiori a quelle positive. Parliamo ad esempio di una diminuzione della biodiversità , scarsità di acqua, aumento delle onde di calore (sia in frequenza che in intensità), diminuzione dei raccolti, danni alle infrastrutture, dislocazione di milioni di persone etc.

Gli argomenti dei contrari sono superficiali

Una cosa che si riscontra esaminando le critiche degli scettici del Clima è che generalmente danno motivazioni superficiali. Per esempio le critiche rivolte alle previsioni di riscaldamento di James Hansen del 1988 non vanno mai oltre il “ha sbagliato” quando in realtà è importante esaminare che cosa ha provocato la discrepanza tra le sue previsioni ed il cambiamento climatico effettivamente verificatosi, ed eventualmente dedurne quanto possiamo apprendere da ciò. Per quanto riguarda quanti sostengono che “ è il Sole la causa” tale affermazione si scontra con il fatto che la conoscenza del meccanismo attraverso il quale il Sole regola il Clima della Terra è ben chiaro ma questo non è sufficiente a spiegare l’attuale trend del riscaldamento globale. Inoltre quanti arguiscono che “trattasi di un ciclo naturale” non sono in grado di spiegare a quale ciclo naturale sia da attribuire il riscaldamento in corso, e neppure indicarci dove è sbagliata la nostra rappresentazione della fisica del Clima.     

Esistono ancora questioni irrisolte

Molte obiezioni sono state rivolte alla affermazione  “la scienza è ben definita”. La mia opinione personale è che il quadro scientifico è ben chiaro per quanto riguarda la conoscenza che il pianeta si sta riscaldando rapidamente e pericolosamente e che il genere umano ne è la causa dominante.

Esistono certamente questioni irrisolte. C’è una grossa differenza tra 2.0°C e  4.5°C di riscaldamento per un raddoppio della CO2 atmosferica, e questa è una questione importante che deve essere risolta in quanto occorre sapere con quale velocità il pianeta si riscalderà al fine di decidere come ridurre le emissioni di gas serra. Esistono anche significative incertezze legate ai meccanismi di feedback che hanno un ruolo nel fenomeno. Per esempio le nubi daranno luogo ad un risultato positivo (intrappolando più calore e quindi maggior riscaldamento) oppure un risultato negativo (riflettendo la radiazione solare e quindi raffredamento) a mano a mano che il pianeta continua a riscaldarsi?

Queste sono le questioni che dovrebbero essere oggetto di dibattito ed argomenti oggetto di indagini da parte degli scienziati del Clima. Purtroppo invece settori non trascurabili della opinione pubblica continua ad obiettare su aspetti scientifici già ben definiti. E gli scienziati del Clima sono impegnati a confutare la disinformazione dilagante e vengono distolti dall’investigare le importanti questioni irrisolte.AscoltaTrascrizione foneticaDizionario - Visualizza dizionario dettagliato

Il quadro complessivo

Il quadro complessivo della situazione è che sappiamo che il pianeta si sta riscaldando, che gli uomini  sono la causa,  e che esiste un rischio concreto se continuiamo in questo trend anche se non sappiamo esattamente quanto è grande questo rischio. Comunque la incertezza circa la dimensione del rischio non ci consente di ignorarlo. Sappiamo anche che se continuiamo seguendo il criterio del business-as-usual, il rischio di conseguenze catastrofiche è molto elevato. Infatti tanto maggiore è la incertezza tanto maggiore è la probabilità che un rischio molto elevato divenga realtà. Dobbiamo cercare di ridurre la incertezza ma dobbiamo altresì renderci conto di quanto sappiamo e quanto deve essere ancora chiarito, e che non assumere alcuna iniziativa non è una opzione.

Translation by lciattaglia. View original English version.



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