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All IPCC definitions taken from Climate Change 2007: The Physical Science Basis. Working Group I Contribution to the Fourth Assessment Report of the Intergovernmental Panel on Climate Change, Annex I, Glossary, pp. 941-954. Cambridge University Press.

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La CO2 emessa dall’uomo è solo una piccolissima percentuale delle emissioni complessive di anidride carbonica

Che cosa dice la Scienza...

La quantità di CO2 che la natura emette (da oceani e vegetazione) è bilanciata dal naturale assorbimento (ancora da oceani e vegetazione). Lo sconvolgimento delle emissioni da parte dell’Uomo ha dato luogo a concentrazioni di CO2 mai viste negli ultimi 800000 anni. L’azione dell’Uomo genera emissioni nell’atmosfera per 26 Gt (miliardi di tonnellate) di CO2 all’anno e l’aumento di concentrazione della CO2 in atmosfera equivale a 15 Gt per anno, ciò significa che buona parte delle emissioni sono assorbite dai pozzi sopra citati.

Le argomentazioni degli scettici...

"Gli oceani contengono 37400 miliardi di tonnellate (Gt) di Carbonio in sospensione, la biomassa terrestre ne contiene 2000-3000 Gt. L’atmosfera solamente 720 Gt e gli uomini contribuiscono solo per 6Gt. Gli oceani, il suolo, e l’atmosfera scambiano CO2 in continuazione, quindi il carico umano aggiunto è incredibilmente piccolo. Una lieve modificazione naturale dello scambio tra oceani ed atmosfera produrrebbe una crescita della CO2 molto più grande di quella che noi saremmo in grado di provocare" (Jeff Id).
 

Le emissioni di CO2 di origine umana sono molto più piccole di quelle naturali. L’assorbimento da parte della vegetazione e dei microbi assomma a circa 220 Gt per anno, la respirazione del mondo vegetale provoca una emissione egualmente attorno a 220 Gt/anno. Gli oceani rilasciano circa 332 Gt/anno. Mettendo assieme l’uso dei combustibili fossili, ed i cambiamenti di uso del terreno, l’uomo è responsabile di circa 29 Gt/anno. Dobbiamo comunque tenere presente che le emissioni naturali ( da parte degli oceani e dalla vegetazione) sono controbilanciate da assorbimento naturale (sempre da oceani e vegetazione). Le piante assorbono circa 450 Gt/anno e l’oceano 338 Gt/anno. Ciò fa sì che il bilancio della CO2 atmosferica è pressoché in equilibrio. Le emissioni di CO2 da parte dell’Uomo alterano l’equilibrio naturale.

Figura 1: ciclo globale del Carbonio. I numeri rappresentano i flussi di anidride carbonica espressi in gigatonnellate per anno. (Fonte: figura 7.3 dell’IPCC AR4).

Il 40% circa delle emissioni umane di CO2 vengono assorbite prevalentemente da vegetazione ed oceani. Ciò che resta rimane in atmosfera. La conseguenza è che la CO2 atmosferica è attualmente al livello più alto mai raggiunto negli ultimi 15-20 milioni di anni  (Tripati 2009). Cambiamenti naturali dell’ordine di 100 ppm normalmente avvengono in 5000-20000 anni. L’attuale  aumento (circa 100 ppm) ha avuto luogo in appena 120 anni. Ulteriori conferme che l’aumento di CO2 è dovuto alle attività dell’Uomo si ottengono dall’analisi del rapporto degli isotopi del Carbonio ( atomi di C che differiscono per il numero di neutroni) che vengono trovati in atmosfera. Il C12 ha 6 neutroni , il C13 ha 7 neutroni. Le piante hanno un rapporto C13/C12 inferiore a quello presente nell’atmosfera . Se l’aumento della CO2 atmosferica fosse dovuto ai combustibili fossili  il rapporto C13/C12 dovrebbe diminuire anch’esso. E questo è proprio ciò che si riscontra  (Ghosh 2003). Il rapporto  C13/C12 è in perfetta sintonia con il trend delle emissioni globali.

 

Figura 2: emissioni globali annuali di CO2 da combustibili fossili e produzione di di cemento in GtC/anno (nero) e medie annuali del rapporto C13/C12 misurato a Mauna Loa dal 1981 al 2002 (in rosso). I dati degli isotopi sono espressi in millesimi di deviazione rispetto ad una calibrazione standard. Notare che la scala è capovolta per maggiore chiarezza. (IPCC AR4)


 
 

Translation by lciattaglia, . View original English version.



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