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All IPCC definitions taken from Climate Change 2007: The Physical Science Basis. Working Group I Contribution to the Fourth Assessment Report of the Intergovernmental Panel on Climate Change, Annex I, Glossary, pp. 941-954. Cambridge University Press.

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Trenberth non riesce a spiegare la mancanza di riscaldamento

Che cosa dice la Scienza...

Il punto di vista di Trenberth è chiarito nell’articolo "An imperative for climate change planning: tracking Earth's global energy". Sappiamo che il pianeta continua a riscaldarsi a causa della anidride carbonica ma al suolo possono verificarsi raffreddamenti di breve periodo. Ciò è dovuto alla variabilità intrinseca del fenomeno e Trenberth lamentava che il nostro sistema di osservazioni non riesce a dar conto di tutto il flusso di energia che interessa il Clima.

Le argomentazioni degli scettici...

In una email di uno dei ricercatori più accesi sostenitori del riscaldamento ammette il suo sotterfugio dicendo “ non siamo in grado di spiegare la mancanza attuale di riscaldamento”. Quando accadeva ciò, l’autore di questa email dell’Ottobre 2009 –Kevin Trenbert- uno dei principali redattori della “Bibbia del riscaldamento”, il report dell’IPCC del 2007, diceva al Congresso che la evidenza del riscaldamento provocato dall’Uomo è” indiscutibile”. Egli affermava che” il pianeta è in preda alla febbre e la prognosi è che le cose andranno sempre peggio”. Ma nei fatti la “mancanza attuale di riscaldamento” è andata avanti almeno per un decennio.(Michael Fumento)
  Quanto sopra è stato comunemente interpretato (tra gli scettici) come se gli scienziati ammettessero segretamente tra loro che il riscaldamento globale si è in realtà fermato. Ma è proprio questo ciò che Treberth sta dicendo? Se spendiamo un po’ di tempo per cercare di capire la scienza di cui Trenberth sta discutendo, il suo vero significato diviene chiaro.
Se si legge la intera email, ci si rende conto che Trenberth sta informando un un collega scienziato del clima su un articolo che ha recentemente pubblicato, An imperative for climate change planning: tracking Earth's global energy (Trenberth 2009). L’articolo tratta del bilancio energetico del pianeta: quanta energia netta fluisce nel clima della Terra e dove finisce. Discute inoltre dei sistemi che abbiamo messo a punto per avere una traccia del flusso di energia entrante ed uscente dal nostro sistema climatico.
Trenberth afferma senza ombra di dubbio che il nostro pianeta si sta riscaldando  con continuità a causa dell’aumento della CO2. Lo squilibrio energetico era molto piccolo 40 anni fà ma da allora è cresciuto con regolarità, circa 0.9 Wm-2 tra il 2000 ed il 2005, come misurato da satellite. Dati preliminari da satellite indicano che lo squilibrio di energia è continuato ad aumentare tra il 2006 ed il 2008. Il risultato netto è che il pianeta sta continuando ad accumulare calore, Il riscaldamento globale è ancora in corso.
Successivamente Trenberth si domanda come mai, malgrado il calore aumenti, la temperatura superficiale non cresca continuamente. La risposta standard è “variabilità naturale”. Ma tale risposta generale non sembra spiegare i reali processi fisici coinvolti. Se il pianeta accumula calore, l’energia deve pur andare da qualche parte. Va a sciogliere i ghiacci? O è catturata e immagazzinata nelle profondità degli oceani? Forse la Niña del 2008 ha riconfigurato la distribuzione di calore negli oceani? O anche tutto ciò insieme? Trenberth vuole una risposta al quesito!
Poi, come un contabile meticoloso, Trenberth passa in rassegna il bilancio dell’energia, facendo il conto dei joules accumulati nelle varie aree del Clima. Uno squilibrio di energia di 0.9 W/m2 significa che il pianeta sta accumulando 145 x 1020 joules/anno. Il seguente elenco riporta le quantità di energia che vengono dirette nelle varie aree del Clima per il periodo 2004-2008:
·        terreno:   2 x  1020 joules/anno
·        ghiaccio marino Artico:   1 x 1020 joules/nno
·        strati ghiacciati:   1.4 x 1020 joules/anno
·        Totale del ghiaccio terrestre:   between 2 to 3 x 1020 joules/anno
·        Oceano:   between 20 to 95 x 1020 joules/anno
·        Sole:   16 x 1020 joules/anno (eg – il Sole si è raffreddato tra il 2004 ed il 2008)
Tutti questi contributi assommano ad un totale tra 45 e 115 x 1020 joules/anno. Un risultato piuttosto lontano dal totale 145 x 1020 joules/anno (malgrado l’errore intrinseco). Trenberth esprime insoddisfazione per il fatto che il sistema osservativo sembra inadeguato a tener dietro al flusso energetico. Quindi non è che il riscaldamento globale si è fermato. Sappiamo infatti che il riscaldamento globale continua in quanto i satelliti trovano che c’è uno squilibrio dell’energia. Il fatto è che il nostro sistema di osservazioni bisogna che sia più curato nel tracciare il flusso di energia attraverso il Clima e nel valutare il bilancio energetico
Allora quale può essere la causa di questa discrepanza? Siccome i dati del calore dell’oceano sono relativi solamente ai primi 900 metri di profondità, Trenberth suggerisce che forse il calore può essere sequestrato anche sotto i 900 metri. Un supporto a questa ipotesi si ritrova in un articolo successivo di von Schuckmann 2009. L’articolo usa le boe della rete Argo per calcolare il contenuto di calore dell’oceano fino ad una profondità di 2000 m. Dal 2003 al 2008 gli oceani del mondo hanno accumulato calore nella misura di 0.77 W/m2. Questo trend superiore del calore oceanico dovrebbe comportare un accumulo di energia maggiormente in linea con le misure satellitari. I risultati di von Schumann sono stati comunque pubblicati dopo l’articolo di Trenberth pertanto mi aspetto di vedere sviluppi  in futuri lavori.
 Pertanto per riassumere, la email di Trenberth dice:
"Il fatto è che non possiamo attualmente dare giustificazione della mancanza di riscaldamento ed è una condizione che non possiamo nascondere"
Dopo aver riesaminato la discussione in Trenberth 2009, è evidente che ciò che voleva dire è:
“ll riscaldamento globale è ancora in corso – il nostro pianeta sta accumulando calore. Ma il nostro sistema di osservazioni non è in grado di tener traccia in modo completo di dove va tutta la energia. Conseguentemente non siamo in rado di spiegare perché le temperature sono scese negli ultimi anni. Questo non è un sotterfugio!”
Gli scettici usano la email di Trenberth per classificare gli scienziati del Clima come reticenti e ingannevoli. Comunque quando ci si sforza di documentarsi sulla scienza, diviene evidente che è vero il contrario. Trenberth sottolinea le sue opinioni in modo aperto, articolando con franchezza la sua frustrazione attribuendola alle limitazioni del sistema di osservazioni. Le opinioni di Trenberth non c’è bisogno di rubarle e poi riportarle su Internet, in quanto sono già disponibili nella letteratura peer review, e quindi molto meno soggette a travisamenti rispetto ad una email.     

Translation by lciattaglia, . View original English version.



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